mercoledì 16 febbraio 2011

I bambini e il girotondo.

C'era una volta tanti anni fa in un paese, bellissimo, bagnato dal mare e attraversato da fiumi perenni, un popolo di uomini e donne che vivevano tutti insieme nella città di Ponga Ponga. Questo paese stupendo e ricco di piante tropicali, era l'orgoglio di tutti i cittadini, perchè non esisteva disordine e caos ma tutti vivevano rapporti schietti e sinceri, grazie anche al Sindaco, eletto dal popolo che si chiamava, Giustino.
Un giorno, mentre Giustino era partito per una conferenza internazionale, sul tema "la legge è uguale per tutti", arrivò, con un calesse tutto dorato, trainato da cavalli "pura razza", selezionati nel campo di allevamento, gestito da Manganello, un uomo, dai capelli tutti brillantinati, il sorriso da AZ e le mani delicate come quelle di un 20nne in cerca di impiego redditizio; era il sultano di Sodoma. La gente era meravigliata, incantata, senza parole e ogni volta che incrociava il suo sguardo rimaneva paralizzata nel contemplare si tale bellezza. Il Sultano scese dal calesse trainato dai suddetti cavalli, accompagnato dai suoi tre servitori, Fattosolo, Scendogiù e Meloinvento. Il sultano aveva anche un cane, che lo seguiva passo passo il suo nome era Fido. Il suo intento era chiaro, spodestare Giustino e salire al potere con la forza dell'inganno. 
Iniziò a cambiare le regole e scrisse un decreto, firmato dalla corte, che aveva eletto, grazie alla sovranità (sua) e non del popolo, che ignorante com'era, cominciò a sperare in lui, perchè aveva promesso a tutti amore, pace e ricchezza, in soli 10 anni.
Cominciò così il periodo del sultano, Movifrego, che aveva l'abilità di trasformare ogni cosa che toccava, in cenere e morte.
Nel paese, intanto, tutti coloro che avevano ancora un po' di ragione, cominciarono a sospettare, delle sue intenzioni, già quando era riuscito a cambiare la notte in giorno e il giorno in notte.
Così un gruppo dei più coraggiosi, decise di cominciare una protesta, contro la tirannia del sultano, e nelle piazze tanti colori, canti di allegria, per cercare di riportare il giorno al giorno e la notte alla notte ... ma lui non mollava.
Finalmente i più intelligenti decisero di unirsi e formare una specie di comitato per discutere le soluzioni, circa l'affrontamento della situazione in termini di democrazia e dialogo, ma era difficile questa strada perchè Movifrego, aveva il potere di confondere i pensieri e se uno pensava in bene, il sultano riusciva a ribaltare il proposito tanto che l'uomo poi agiva, contrariamente a quanto aveva inizialmente elaborato nella sua mente ... era un problema che però non riguardava i bambini immuni alle magie del tiranno stregone.
Quindi decisero di chiamare i maghi di tutto il mondo per risolvere il problema e sconfiggere definitivamente il sultano mago. Si riunirono in una grande pianura, dentro una tenda gialla, attorno ad un tavolo grande e spazioso e tutti discutevano animatamente. Il mago dell'acqua propose di inondare la città, ma questo sarebbe stato un guaio perché questa soluzione drastica avrebbe causato vittime e disagio. Il mago del fuoco propose un'eruzione vulcanica mai vista prima ma anche questa soluzione fu scartata. Il mago della terra propose di aprire una voragine nella terra e risucchiare così tutti ma niente da fare ... 
Mentre il tempo passava discutendo animatamente, il sultano faceva i propri comodi. I bambini del paese intanto (sappiamo come sono i bambini spensierati e giocherelloni), giocavano nella piazza del paese a giro giro tondo e cantavano: "giro giro tondo, il mondo è rotondo, il mare s'è placato, il fuoco s'è smorzato. Giro giro tondo, il mondo è rotondo, la terra è tutta uguale, l'uomo è mortale. Giro giro tondo, il mondo è rotondo, il vento ha fischiato, il vecchio ha parlato. Giro giro tondo, il mondo è rotondo, la riva è abitata, la barca è arenata. Giro giro tondo, il mondo è rotondo, il bianco è come il nero, accogliere davvero. Giro giro tondo, il mondo è rotondo, la luna è sempre quella, dall'Asia alla tua terra. Giro giro tondo, il modo è rotondo, la religione mia è come quella tua. Giro giro tondo, il mondo è rotondo, il sole è salito, la luce ha trionfato ... mentre i bambini cantavano nel giro tondo, la loro voce arrivò fino alla tenda. I maghi e gli uomini intelligenti capirono che non bisognava stare lì a discutere come eliminare il sultano, ma cercare una proposta più forte, per farlo scappare con la coda tra le gambe. 
Finalmente capirono che il problema non era il sultano ma l'assenza di ideali forti da offrire alla gente per scorgere anche nella foschia delle nubi causate dalla malvagità del tiranno, uno spiraglio di sole, a cui aggrapparsi per vincere il male con il bene e non usare, la sua stessa arma.
E' così che fu vinto il sultano Movifrego. Il giorno che il popolo capì di essere popolo, tornò anche il sindaco Giustino e un lampo colpì il calesse del sultano, trainato dai cavalli allevati da Manganello. Il sultano divenne, un soffio di polvere, trasportato poi via dal vento e i cavalli furono liberati e si trasformarono in potenti soldati con armature dorate. Ancora oggi essi sorvegliano l'ingresso del paese perché nessun altro sultano possa spadroneggiare sul popolo di Ponga Ponga e permettere così ai bambini di continuare il girotondo. I due soldati si chiamano Costituto e Azionato.

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